Veleggiando nella tenuta
I confini di Fattoria Le Pupille

L’acqua è il fil rouge che sembra accompagnare i confini di Fattoria Le Pupille, dal mare cristallino ai piedi dell’Argentario alle vasche naturali delle Terme di Saturnia, toccando le sponde dell’impetuoso fiume Ombrone con lo sguardo rivolto verso il Monte Amiata.

Qua si estendono i 420 ettari della proprietà, con avamposti distanti anche 30 chilometri l’uno dall’altro, tra boschi di querce, lecci e sughere tutti da esplorare per scoprire questa parte della Maremma. Tra le distese verdi e brune spiccano i riflessi argentati dei canali così come quelli degli ulivi, 20 ettari tra Pomonte e Magliano dove è presente come cultivar il Frantoiano – ma non mancano Correggiolo e Moraiolo – dai quali nasce l’olio extra vergine d’oliva della tenuta.

I colori cambiano e si fanno ocra e rossastri quando ci si addentra nei vigneti di Fattoria Le Pupille: 80 ettari in totale, con filari che si rincorrono su colline da 50 a 280 metri s.l.m., dove i terreni dal caratteristico scheletro in arenaria si differenziano per strati superficiali eterogenei, soprattutto franco sabbiosi e argillosi e, a tratti, anche ferrosi. Qui i vigneti, allevati principalmente a cordone speronato e guyot, accolgono 44 ha soprattutto vitigni a bacca rossa, con uve autoctone quali Sangiovese, Alicante e Ciliegiolo e internazionali (28 ha in totale), tra le quali prevale il Cabernet Sauvignon (15 ha) e a seguire Syrah, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Sul fronte dei vitigni a bacca bianca gli ettari sono nove in tutto e interessano Sauvignon Blanc, Petit Manseng, Traminer, e Semillon.